Come spesso in genealogia, non solo i fatti ma anche i termini usati devono essere considerati sia nel loro ambito spaziale, ovvero in quale località sono avvenuti o sono stati usati, sia nel loro ambito temporale, ovvero in che epoca sono avvenuti o sono stati usati.
In alcuni registri sono presenti termini usati solo in quella regione o provincia (cfr. p.es. camallo o bracciale) od addirittura in forma dialettale (cfr. p.es. vardunaru).
Inoltre bisogna considerare che una corrispondenza univoca dei mestieri o delle professioni del passato con i mestieri o le professioni moderni non è sempre possibile. Per prima cosa in quanto tali mestieri potrebbero essere scomparsi o i termini potrebbero avere assunto significati diversi da quelli attuali
Per tali motivi, nella ricerca della definizione dei termini usati è preferibile consultare dizionari e testi antichi ovvero in uso nel periodo corrispondente all’atto analizzato.
Infatti, come si nota in diversi forum o gruppi di genealogia, l’errore più ricorrente è l’affidarsi ad un dizionario moderno per cercare il significato di un termine usato nei secoli passati. Ancora peggio è l’affidarsi a nozioni personali senza controllare le fonti. Errore spesso ripetuto in genealogia, soprattutto dai principanti, o comunque da chi la considera come mera elencazione di antenati e discendenti.
Un buon esempio è il termine bracciale, molto discusso nei vari forum e gruppi di genealogia, forse soprattutto a causa del significato odierno di braccialetto o del significato assunto in particolari ambiti, come parte dell’armatura, o anche perché è stato usato prevalentemente nel sud dell’Italia. Incontrandolo nei registri suddetti bracciale è da intendere quale sinonimo di bracciante, ovvero manodopera non specializzata e, dal momento che l’agricoltura era la principale fonte di lavoro nell’Italia dei secoli scorsi, per anotnomasia lavoratore agricolo non specializzato.
Un altro esempio è in [j20] per attendente a casa dove si interpreta attendere come aspettare invece che come mantenere ([Treccani, n.ro 4 e seguente]), dando quindi un significato distorto della professione di casalinga.
Non ultimo bisogna considerare anche che le liste di occupazioni e professioni, come p.es. [liste2020], a parte l’essere copiate una dall’altra, moltiplicando quindi la diffusione degli errori e delle imprecisioni, sono liste dirette ai parenti lontani, soprattutto negli Stati Uniti, tentando di fornire una traduzione in inglese dei termini italiani.
Tali liste non riportano mai nè le fonti del termine e della sua definizione, nè tantomeno le fonti della sua traduzione, dando quindi una traduzione basata sul un giudizio soggettivo del significato che spesso può trarre in inganno.
Un buon esemprio è il termine confettore, in [liste2020] tradotto in inglese con confectioner, considerandolo quindi come fosse un sinonimo di confettiere, interpretando erroneamente la radice confetto-, mentre in verità è un sinonimo (locale) di conciatore (pelle).
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