La II Guerra Mondiale

Carta Intestata della ditta di Nonno Nello. Circa 1938.
L’ex-negozio di Nonno Nello a Rue Nebi Daniel, Alessandria d’Egitto (Aprile 2017).

A sinistra una foto della carta intestata della ditta di Nonno Nello.

A destra una foto di come è ora (Apr.2017) quello che era il negozio di Nonno Nello ad Alessandria d’Egitto in Rue Nebi Daniel 18. Si noti il tipico colore dei taxi ad Alessandria: giallo e nero.

Di seguito un riassunto dei racconti di Zia Nina e di Franco e dall’opuscolo “Gli Italiani d’Egitto nella Seconda Guerra Mondiale”, Edizione ANPIE, 3a Ristampa in Proprio, Ottobre 2007, PDF.

Papà: “La polizia egiziana, al comando di un ufficiale inglese, si recò nel negozio di Nello a via Nebi Daniel (Radio, Dischi Fonit/Cetra), e lo prelevarono, chiudendo e sbarrando il negozio, del quale nulla più si seppe, né del suo contenuto.

Il giovane George Tsulakis, nipote di Nello, assistette impotente alla scena, corse a casa di sua Zia Concetta per informarla dell’accaduto.

In un primo tempo Nello fu portato con altri alle Regie Scuole Italiane (Le Littorie), requisite per la bisogna, in seguito fu deportato con altri nel Deserto del Fayed, sotto le tende vicino al Canale di Suez.

In seguito ad un operazione all’ernia del disco, Nello fu trasferito a Tanta, cittadina tra Cairo e Alessandria.

Nonna Concetta con i figli. Natale 1943, Alessandria d’Egitto.

Il 26 lug 1944, Concetta ricevette l’autorizzazione a fargli visita. Quindi, con un permesso del governatore militare, Concetta insieme ad Anna (15), Salvatore (13), Francesco (12), Giuseppina (11), Maria (9) e Giovanni (5) andò a trovare Nello.”

Nina: “Nello, non appena vide Concetta ed i suoi figli, sbiancò in volto. Si sentì male e dovette ritirarsi un momento.

Quel nobiluomo dal grande cuore, si preoccupò per sua moglie ed i suoi figli, in viaggio da Alessandria a Tanta.

Nello fece promettere a Concetta di non portare più i suoi figli in visita tutti insieme. Si accordarono per le successive visite, che Concetta portasse solo un figlio alla volta.

Gianni, vista la tenera età, non potendo e non volendo lasciarlo a casa, accompagnò Concetta in tutte le sue visite successive.”

La foto a sinistra mostra Nonna Concetta con i sei figli, da sinistra a destra, prima fila: Maria, Gianni “Nanni”, Nonna, Pina “Peppinella”; seconda fila: Salvatore “Toti”, Anna “Nina”, Franco “Ciccio Piccolo”.

Nonna portò la foto a Nonno Nello come consolazione e ricordo per la sua amata famiglia (fonte: Zio Gianni).

Campi inglesi di internamento in Egitto nella II Guerra Mondiale. © 2007 Francesco Domenico Greco.

A destra la carta con i campi inglesi[1] di internamento, durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella cartina sono elencati i luoghi dove gli arrestati ed internati, che erano dei civili e non militari, vennero portati dalla polizia egiziana al comando di ufficiali inglesi e poi dai militari inglesi:

  • I centri raccolta, dove venivano portati i prigionieri appena arrestati:
    • Centro raccolta ex-Scuole Littorie di Alessandria,
    • Centro raccolta ex-Quarantena di Gabbari / Alessandria,
  • Campi di internamento:
    • Campo di Tanta anziani ed ammalati,
    • Campo femminile,
    • Campo provvisorio di Moascar,
    • Campo provvisorio di Fayed,
    • Centro internati ex-Scuole Italiane di Bulacco,
    • Campo di Fayed,
    • Campo di Embabeh anziani e ammalati,
    • Campo provvisorio di Suez anziani e ammalati.

Poichè civili, in teoria, non erano dei PoW (Prisoner of War). Quali siano stati i loro diritti e se questi fossero anche protetti dalla Convenzione di Ginevra al momento non mi è noto.

In particolare, secondo la definizione data in [wikipedia] “Un prigioniero di guerra (a volte POW, acronimo dell’inglese prisoner of war) è ogni persona catturata o internata da un potere belligerante durante la guerra. L’espressione in senso stretto si applica solo ai membri di forze armate regolarmente organizzate, ma una definizione più ampia include anche guerriglieri, civili che prendono apertamente le armi contro un nemico e i non combattenti associati a una forza militare.”. Nonno Nello non rientrava in nessuna di queste categorie. Era un semplice negoziante, il quale purtroppo vendeva e riparava radio, quindi pericoloso perché le radio sarebbero potute essere usate per comunicare con le truppe italiene e quindi pericoloso per le truppe inglesi.


L’immagine dell’intestazione è una foto di Carlotta Silvestrini da Pixabay.

[1] L’espressione Perfida Albione è stata usata spesso in famiglia parlando dell’Inghilterra di quel tempo… e forse non solo 😉.