Il Nome Daniele

“Deriva dal nome ebraico דָּנִיֵּאל (Daniyyel), che, composto dalle radici dan (giudice), -i (mio) ed El (Dio), può essere interpretato come Dio è il mio giudice. A proposito delle sue varianti, va detto che la forma Daniello era più tipica dell’onomastica antica (si potrebbe fare un paragone con Raffaele/Raffaello, con l’alternanza del suffisso -ele/-ello), mentre la forma Danilo rappresenta una variante originariamente slava del nome. La variante Daniel, infine, è un recente prestito dell’onomastica inglese. L’ipocoristico[2] serbo e croato Danko, inoltre, è condiviso con il nome Gordan. È un nome di tradizione biblica, portato dal profeta Daniele, autore dell’omonimo libro dell’Antico Testamento, e inoltre Daniele è anche un angelo menzionato nell’apocrifo Libro di Enoch…” [Wikipedia]

Numerosi sono i sante e beati in memoria dei quali è possibile festeggiare l’onomastico: san Daniele di Padova (3 gennaio); san Daniele, martire a Cesarea marittima (16 febbraio); beato Daniel Brottier (28 febbraio); san Daniele di Russia (4 marzo); beato Daniele de Ungrispach (31 marzo); san Daniele, martire a Nicopoli (10 luglio); san Daniele, profeta (21 luglio); san Daniele, vescovo di Bangor (11 settembre); san Daniele Comboni (10 ottobre); san Daniele, martire a Ceuta (10 ottobre); beato Daniele Gomez Lucas (28 novembre); san Daniele lo Stilita (11 dicembre); ed infine beato Daniele dell’Annunziata (21 dicembre).

Il mio Daniele preferito è ovviamente il mio fratello maggiore Daniele.


L’immagine dell’intestazione è una cosiddetta word cloud o tag cloud (nuvola di nomi) generata da https://monkeylearn.com/blog/word-cloud-excel/. Vedi anche l’Onomastica nella Foresta Genealogica.

[1]

[2] “In linguistica, un ipocoristico è la modificazione fonetica (solitamente un raccorciamento) di un nome proprio di persona: tale modificazione può originare un diminutivo, un vezzeggiativo oppure una commistione delle due forme. Il termine deriva dal greco antico: ὑποκοριστικός, hypokoristikós, derivato a sua volta dal verbo ὑποκορίζομαι, hypokorízomai (vivere con cuore carezzevole o con diminutivi).” [Wikipedia].