Consultando le pagine ed i documenti disponibili su internet, così come i libri da me acquistati, ho elaborato la seguente cronologia per il Pittore Giuseppe Sciuti e per le ricerche su di lui e la sua famiglia.
In grassetto le date ed informazioni certe, ovvero comprovate da documenti ufficiali quali p.es. gli atti dello Stato Civile o i registri ecclesiastici. In corsivo le informazioni chiaramente sbagliate o comunque in contraddizione con altre informazioni.
Giorno | Mese | Anno | Età | Località | Evento |
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26 | 2 | 1834 | Zafferana Etnea | Nascita, da Don Salvatore Sciuti-Russo (aromatario [farmacista]) di Zafferana Etnea e Donna Caterina Costa di Acireale: SCR, Zafferana Etnea, Nati, 1834, n.ro 17. Vedi anche Giuseppe Sciuti. Anche in [contarino2011, pag. 6], [frazzetto2011, pag. 53] e [sciuti1938, pag. 9][1]. Il [degubernatis1889, pag. 461] citando una biografia scritta dal Gozzoli lo dice nato “nel mese di Marzo 1835, in Zafferano Etnea”. In SCI, Zafferana Etnea, Nati, 1835 non c’è alcun Giuseppe Sciuti/Sciuto/Sciuti Russo/Lo Sciuto. Il citato [degubernatis1889, pag. 461-463] non fornisce altre informazioni utili per ampliare questa cronologia. “Giuseppe Sciuto, poi Sciuti, nacque a Zafferana Etnea (Catania) il 26 febbraio 1834” [patane2011, pag. 87]. “Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio 1834 a Zafferana Etnea (CT) da Salvatore, farmacista, e Caterina dei baroni Costa di Acireale, il suo vero cognome era Sciuto.” [anonimo2015]. “Giuseppe Sciuti nasce a Zafferana Etnea il 26 febbraio del 1834 da Salvatore Sciuto Russo, ‘aromatario’, e da donna Caterina Costa di Acireale” [corsi1989, pag. 14], dopo il nome del padre c’è una nota, la numero 1 a pag. 36 nella quale si legge una citazione da [sciuti1938], la stessa qui di seguito. “Sul certificato di nascita è scritto Sciuto Giuseppe” [sciuti1938, pag. 9, nota 1]. “1834 Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio a Zafferana Etnea da Salvatore Sciuto Russo … e da Caterina dei baroni Costa di Acireale.” [empedocle1989, pag. 187]. Nei documenti da me consultati in rete ad oggi (Gen.2021) non ho trovato alcun riferimento, riguardante Giuseppe, al cognome “Sciuto”, a parte [wikipedia], dove si afferma “Giuseppe Sciuti, all’anagrafe Giuseppe Sciuto” ed altre pagine che, come il citato Patanè, non fornisce peraltro le fonti. |
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26 | 2 | 1834 | Zafferana Etnea | Battesimo alla Chiesa Madre Maria Santissima della Provvidenza: Santa Maria della Provvidenza, Zafferana Etnea, Battesimi 1820-1837, f. 84r°. “Joseph Sciuti-Russo” Battesimo: Patrini: Rosaria Russo (ava [del neonato]) e Rosario Sciuti-Russo (fratello [del padre])”. | |
1849 | 15 | Catania | “Appena quindicenne, nel 1849 inizia gli studi artistici a Catania … e viene affidato allo scenografo Giuseppe di Stefano” [anonimo2015], nell’articolo c’è un errore di digitazione (oggi 16.01.2021 alle 17:50) e si parla del 1894, da me corretto nel passo citato. “Pinella Sciuti riporta che nel 1849 fuggì a Catania.” [corsi1989, pag. 14], la Corsi si riferisce a: “E, nel 1849, verso Catania partì il futuro pittore, a piedi, prima dell’alba; ma per la strada incontrò un carro di carbonai che scendeva, essi lo riconobbero e lo ospitarono, e così egli arrivò in città.” [sciuti1938, pag. 11]. |
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1852 | 18 | Etna | Eruzione e conseguente distruzione dei poderi paterni e conseguente “povertà”. Vedi anche Avvenimenti a Catania e provincia. “Nel 1852, l’Etna si svegliò improvvisamente … L’eruzione era avvenuta a bassa quota … travolgendo case di campagna e terreni. Tra questi, quelli della famiglia Sciuti … Giuseppe, ormai quindicenne, chiese all’Amministrazione comunale di aiutarlo, offrendo in cambio una tela …: L’eruzione dell’Etna, un olio di cm.192,5 per 76 …” [contarino2011, pag. 6], ma se il Contarino si riferisce all’eruzione del 1852, Giuseppe aveva allora 18 e non 15 anni. Il Contarino prosegue: “L’aiuto sperato non venne … Il giovane si sentì tradito nel momento del bisogno … Da quel momento, e per oltre mezzo secolo, egli non metterà più piede nella sua città natale … (Recenti documenti hanno accertato che le cose andarono diversamente, ma questo si è saputo soltanto adesso)”. “‘L’eruzione dell’Etna’ (1852), conservato nel Palazzo del Municipio di Zafferana Etnea” [anonimo2015]. |
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~1852-~1857 | Catania / Giarre (o Mascali) | “La sua risposta alla presunta ingiustizia fu quella di lasciare il paese per andare a vivere a Catania. … Passò quindi alla corte di Giuseppe Gandolfo …” [contarino2011, pag. 6-7] inoltre “Spinto dall’assoluta necessità di ‘lavorare veramente’ e di guadagnare, il giovane piantò baracca e burattini e si rifugiò nella città della madre,” [contarino2011, pag. 7]. Per la città di nascita della madre vedi Giuseppe Sciuti. Il Gandolfo era a Catania, la casa della madre a Giarre, il Contarino quindi fornisce due informazioni contraddittorie sempre che Giuseppe non sia vissuto a Giarre facendo la spola tra questa città e Catania, ma di ciò non si fa menzione in alcuno dei testi da me consultati. | |||
1852 | 18 | Giarre | “dovette lavorare, per lungo tempo, come decoratore a Giarre sotto la guida di Giuseppe Spina” [corsi1989, pag. 14]. | ||
1854 | 20 | Zafferana Etnea | “‘San Giuseppe col bambino’ (1854), pala d’altare della Chiesa Madre di Zafferana.” [anonimo2015]. | ||
1857 | 23 | ??? | “Quando nel 1857 sposerà, Antonietta Anna Torrisi, sembrava un clone ringiovanito della madre.” [contarino2011]. “Nel 1857 diede una svolta alla sua vita sposando la giovane Antonietta Torrisi che lo accompagnerà nei suoi postamenti in tante città della Penisola ed estere sino alla morte avvenuta prematuramente nel 1888.” [patane2011, pag. 87]. “Nel 1857 sposa Antonietta Torrisi.” [anonimo2015]. “1857 Sposa Antonietta Anna Torrisi.” [empedocle1989, pag. 187]. Vedi anche le ricerche sul matrimonio e su Anna Torrisi. |
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1857 | Giarre | “Si reca a Giarre dove alloggia in Piazza dell’Angiolo” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
16 | 8 | 1858 | 24 | Giarre | nasce il figlio Eugenio che muore a 16 mesi: SCR, Giarre, Nati, 1858, n.ro 226, Chiesa Madre di Sant’Isidoro, Battesimi, f. 720 e SCR, Giarre, Morti, 1858, n.ro 163. |
23 | 10 | 1860 | 26 | Giarre | nasce il figlio Eugenio: SCR, Giarre, Nati, 1860, n.ro 289 e Chiesa Madre di Sant’Isidoro, Battesimi, f. 45 n.ro 273. “Nel mese di ottobre di tre anni dopo [dal 1857] nasce il primogenito Eugenio” [empedocle1989, pag. 187]. |
1860 | 26 | “Risale al 1860 il Ritratto della madre” [contarino2011, pag. 32]. Il Contarino però a pag. 33 mostra quello che in effetti è il Ritratto della moglie, indicandolo erroneamente come Ritratto della Madre, come anche precisato dall’Architetto Sacco, della quale Giuseppe era il trisavolo, su FaceBook. O forse l’errore è nel testo e del 1860 è il ritratto della moglie. A pag. 36 il Contarino mostra un altro “Ritratto della madre” che di nuovo la citata Sacco afferma essere invece della moglie. | |||
1860-1870 | Napoli | “Questo colloquio non si esaurì in Toscana, ma venne approfondito a Napoli, dove Sciuti arrivò nel 1860 e vi si trattenne per un decennio” [contarino2011, pag. 12], ma a pag. 7 lo stesso Contarino ci dice che Giuseppe fu a Firenze dal 1862 al 1865. | |||
1862-1865 | Firenze | “Dal 1862 al 1865, lo troviamo già a Firenze … Appartengono a questo periodo due piccole tele, oggi al Castello Ursino di Catania: La vedova e La tradita” [contarino2011, pag. 7-10]. Ma più avanti (a pag. 12) lo stesso Contarino ci dice che nel 1860 Giuseppe arriva a Napoli. “nei periodi a Firenze, dal 1862 al 1866, e a Napoli, dal 1867 al 1875” [frazzetto2011, pag. 53], nel testo c’è un errore di digitazione e si parla del 1975, da me corretto con 1875 nel passo citato. “gli stretti contatti con l’ambiente artistico fiorentino, tra il 1863 e il ‘66” [damigella2011, pag. 58]. “A partire dalla fine del 1862 … si spostò a Firenze” [patane2011, pag. 87] . |
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18 | 8 | 1864 | 30 | Giarre | nasce la figlia Caterina: Chiesa Madre di Sant’Isidoro, Battesimi, f. 381. I registri dei Nati 1864 dello Stato Civile di Giarre (SCR e SCI) non sono disponibili in rete. |
1865 |
ritratto di Don G. Sciuti |
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1865 | Catania | “1865 Il pittore torna a Catania” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1867 |
ritratto del figlio Eugenio |
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1867-1875 | Napoli | “nei periodi a Firenze, dal 1862 al 1866, e a Napoli, dal 1867 al 1875” [frazzetto2011, pag. 53], nel testo c’è un errore di digitazione e si parla del 1975, da me corretto con 1875 nel passo citato.. “nel 1867 lo Sciuti si spostò a Napoli presso lo studio del pittore Domenico Morelli.” [patane2011, pag. 87]. “Nel 1867 si trasferisce a Napoli e vi rimane per 8 anni, dove dimora in un Palazzo scuro in Via dell’ antico Pendino” [anonimo2015]. “… dal 1867, il soggiorno napoletano alla scuola di Domenico Morelli” [corsi1989, pag. 15]. “1867 Si trasferisce a Napoli” [empedocle1989, pag. 187]. |
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1870-1872 | Salerno | “1870-72 è a Salerno” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1872 | 38 | “Pindaro che canta le lodi di un vincitore dei giochi olimpici (1872)” [damigella2011, pag. 58] | |||
1873 | Vienna | “Giuseppe Sciuti nacque dieci anni prima di Repin, nel 1834, ed entrambi furono a Vienna nel 1873” [calvesi1989, pag. 11], inoltre “1873 Si reca all’Esposizione Universale di Vienna. … un passaporto a lui intestato, datato 2 giugno” [empedocle1989, pag. 187], anche in [corsi1989, pag. 18]. | |||
1874 | 40 | “Funerali di Timoleone (1874)” [damigella2011, pag. 58] | |||
1874 | Napoli | “Rientrato a Napoli nel 1874” [corsi1989, pag. 18]. | |||
1874 |
-1879 ritratto della moglie |
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1875 | 41 | Acireale | “Dopo un soggiorno di una settimana ad Acireale, opsite del dottor Bella … così l’artista scriveva al Tomaselli il 15 agosto: adesso mi trovo in Palermo” [corsi1989, pag. 19] | ||
8 | 1875 | 41 | Palermo | “Il 2 settembre 1875 Sciuti scriveva da Palermo all’amico Tomaselli” [corsi1989, pag. 18] e “Dopo un soggiorno di una settimana ad Acireale, opsite del dottor Bella … così l’artista scriveva al Tomaselli il 15 agosto: adesso mi trovo in Palermo” [corsi1989, pag. 19]. Vedi anche le ricerche su Giuseppe Sciuti. |
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1875 | 41 | Roma | “nel 1875 si stabilì definitivamente a Roma” [patane2011, pag. 87]. Il [contarino2011, pag. 16] afferma invece “Nel 1876, l’artista decide di trasferirsi a Roma” . “Nel 1875 si trasferisce a Roma” [anonimo2015]. “Sciuti si era trasferito a Roma alla fine del 1875” [corsi1989, pag. 19]. |
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1 | 1878 | 44 | Sassari | “Nel 1877 … vince il concorso, bandito all’Accademia San Luca, per gli affreschi del Palazzo Provinciale di Sassari.” [anonimo2015]. “Nel gennaio del 1878 si reca in Sardegna” [corsi1989, pag. 20]. |
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1880 | Roma | “1880 Concluso l’impegno sassarese torna a Roma” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1881 | Sicilia | “1881 In questo periodo è spesso in Sicilia” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1881 | Milano | “1881 … Presenta a Milano una sua opera” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1882 |
-1892 ritratto della figlia Caterina |
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1883 | 49 | Catania | “Poi tornò in Sicilia e specificatamente a Catania dove nel 1883 dipinse il sipario del Teatro Massimo Bellini.” [patane2011, pag. 87]. “In Sicilia dipinge i sipari dei due massimi teatri dell’isola, il Bellini di Catania, ultimato nel 1883 , raffigurante ‘Il trionfo dei catanesi sui libici'” [anonimo2015]. |
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1884 | Palermo | “1884 Esegue degli affreschi a Palermo” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1884 | Lugano | “Alla fine del 1884 Sciuti fu invitato a Lugano” [corsi1989, pag. 25]. | |||
1886 | Roma | “Nel 1886 l’artista termina nel suo studio di Roma, in piazza Mattei 10” [corsi1989, pag. 25]. | |||
1887 |
ritratto della moglie |
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11 | 5 | 1888 | 54 | Roma | muore Anna Torrisi: Anna Turrisi in Sciuti: SCI, Roma, Morti, 1888, n.ro 685 del Vol. 1Parte 1 Serie D. Nell’atto di morte Anna è detta di anni 50 e nata a Catania. “Nel 1857 diede una svolta alla sua vita sposando la giovane Antonietta Torrisi che lo accompagnerà nei suoi postamenti in tante città della Penisola ed estere sino alla morte avvenuta prematuramente nel 1888.” [patane2011, pag. 87]. “Nel 1888 rimane vedovo per la morte della moglie Antonietta.” [anonimo2015]. “Nella modesta casa di via del Tritone, lo stesso giorno dell’inaugurazione della mostra, moriva la moglie” [corsi1989, pag. 25]. Ricercando su internet e sulla Guida Ufficiale della mostra [london1888] disponibile in internet non è chiaro quando aprì la mostra. Sulla copertina è annotato a penna “28.8.88”. [lowe1892, pag. 148] ci dice che la mostra fu aperta il Sabato, 12 maggio. |
5 | 1888 | 54 | Londra | “nel maggio del 1888. A Londra venne organizzata una grande esposizione in omaggio all’arte italiana … Sciuti inviò dieci tele” [contarino2011, pag. 26]. In [london1888, pag. 8] viene citato il pittore: “Accanto alla raccolta appena citata, probabilmente la più suggestiva nella mostra è quella esposta nella Sala Sciuti … In questa sala, il cui intero contenuto è stato acquistato dal Col. J. T. North, si troveranno due notevoli dipinti classici di dimensioni gigantesche, dalle Vite l’uno di Erodoto e l’altro di Plutarco. Si può dire che queste immagini segnino un’epoca nella conoscenza inglese dell’arte italiana, in quanto sono il mezzo per presentare al pubblico d’arte inglese un artista italiano di notevole potenza e originalità, che in precedenza era quasi, se non del tutto, sconosciuto. in questo paese. Il Signor Sciuti, l’artista in questione, non ha mai esposto in Inghilterra prima d’ora, e il fatto che abbia avuto una sala interamente dedicata ai suoi quadri è una prova sufficiente del valore che il Dirigente della Mostra e la Commissione, che è composto di uomini di alta conoscenza artistica, attaccati al suo lavoro. Le due immagini principali in questa stanza misurano 30 piedi per 20 piedi ciascuna. Hanno un valore di 4.000 ghinee ciascuna.”[2]. “… a un certo punto conosce anche un successo internazionale (nel 1888, all’Esposizione italiana di belle arti a Londra …” [frazzetto2011, pag. 54] “Il soggetto del sipario e quello della battaglia di Himera furono ripresi dallo Sciuti in due quadri che vennero presentati, accanto ad altri otto, all’Esposizione italiana di Londra del 1888” [iozzia2011, pag. 70]. |
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1888 | Roma | “tredici anni dopo [il 1875] venutagli a mancare l’adorata consorte … si trasferì in via dei Villini, fuori Porta Pia … La nuova abitazione … avrebbe ospitato l’intera famiglia: Eugenio con la moglie Giuseppina Zurlo e i rispettivi figli: Anna, Mario, Sofia, Giuseppe, Bianca, Letizia, e infine, Caterina, l’altra figlia del pittore, anche lei artista, andata sposa ad un Laudani e i loro figli Giuseppe e Raffaello.” [corsi1989, pag. 25-26]. Il testo citato non deve trarre in inganno e forse sarebbe stato più preciso dire “avrebbe ospitato in tempi successivi”, infatti la famiglia di Giuseppe non si trasferì in via dei Villini nel 1888. P.es. la figlia Caterina si sposò nel 1894. Vedi anche [fiume2020]. | |||
8 | 1888 | Pian di Latte | “1888 … In agosto si reca a Pian di Latte (Ventimiglia)” [empedocle1989, pag. 187]. Forse la stessa che oggi è Montegrosso Pian Latte in provincia di Imperia. | ||
1890 | “Episodio della spedizione di Pisacane a Sapri del 1890″ [diblasi2011, pag. 84].
-1895 ritratto della nuora |
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4 | 1890 | Londra | “Nel 1890 Sciuti si recò nuovamente a Londra, in occasione di un’altra esposizione, e vi sostò per due mesi … Il rientro in Italia, accompagnato dalla figlia Caterina …” [corsi1989, pag. 30]. | ||
15 | 3 | 1894 | 60 | Roma | La figlia Caterina sposa il pittore Salvatore Laudani a Roma: SCI, Roma, Matrimoni, 1894, Vol. 2, Parte 1, n.ro 439. |
1894 | 60 | Palermo | “Poi tornò in Sicilia e specificatamente a Catania dove nel 1883 dipinse il sipario del Teatro Massimo Bellini. Stessa cosa fece poi con quello del Massimo di Palermo nel 1894.” [patane2011, pag. 87]. “In Sicilia dipinge i sipari dei due massimi teatri dell’isola … il Massimo di Palermo nel 1894, raffigurante ‘Ruggero I che esce dal Palazzo Reale dopo l’incoronazione'” [anonimo2015], nell’articolo c’è un errore di digitazione (oggi 16.01.2021 alle 17:50) e si parla del 1984, da me corretto nella passo citato. |
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1896 | Bari | “Nel 1896 Sciuti, invitato dal Tomaselli … per un incarico ottenuta a Bari, relativo alla facciata della chiesa di S. nicola, promise che l’avrebbe raggiunto nel capologuo pugliese” [corsi1989, pag. 31]. | |||
1896 | 62 | Favignana, TP | “Nel 1896, Sciuti è in Sicilia, dai Florio, che gli richiedono di abbellire la sala da pranzo del loro palazzo.” [contarino2011, pag. 50] | ||
1896 | 62 | Catania | “Due anni dopo [il 1894], sempre a Catania, affrescò il presbiterio della Chiesa Collegiata” [patane2011, pag. 87]. “Nel 1896 torna a Catania per affrescare la volta e la cupola della Basilica Colleggiata di Catania” [anonimo2015]. |
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1896 | Acireale |
fino al 1907 a ~. |
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1897 | 63 | Acireale / Catania | “Dal 1897, lo troviamo impegnato con gli affreschi della Collegiata di Catania, ma soggiornava ad Acireale” [contarino2011, pag. 20]. “Nel 1907 fu ad Acireale dove affrescò palazzi signorili (Calanna) e poi la volta della Cattedrale.” [patane2011, pag. 87]. |
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1898 | 64 | Catania | “sempre a Catania … nel 1898 dipinse la grande tela ‘La Madonna dei bambini‘ nella chiesa di Sant’Agata La Vetere” [patane2011, pag. 87]. “Nel 1898 ultima la tela ‘La Madonna dei bambini'” [anonimo2015]. |
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1898 | Roma | “1898 Alla fine di quest’anno è nuovamente a Roma” [empedocle1989, pag. 187]. | |||
1900 | 66 | “Nel 1900 firma ‘L’Adultera‘ ed ‘Il trionfo della civiltà.'” [anonimo2015]. | |||
1901 |
ritratto della nuora |
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1902-1905 | Acireale | “Con un compenso di quindicimila lire, il cav. Andrea Calanna commissionò a Giuseppe Sciuti la decorazione delle sale interne del palazzo … L’artista accettò di buon grado l’offerta, che gli consentiva di lavorare in Acireale … così negli anni dal 1902 al 1905 si trasferì da Roma, dove risiedeva con la famiglia” [nicolosi2011, pag. 60], inoltre “Nel periodo degli affreschi di casa Calanna fu a più riprese onorato e festeggiato dagli acesi (che nel 1902 gli avevano conferito la cittadinanza onoraria)” [nicolosi2011, pag. 62]. “Nel 1902 gli vengono commissionati diversi lavori ad Acireale,dove affresca le volte del Palazzo Calanna,della Cappella dei Baroni Pennisi di Floristella e della Cattedrale.” [anonimo2015].Lavori[3] a ~.[3] |
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15 | 01 | 1905 | 71 | Acireale | “Nella nostra città, Sciuti lavorò agli affreschi della Cattedrale. Il relativo contratto venne stipulato il 15 gennaio 1905. Esso assegnava all’artista un termine di tre anni per realizzare il progetto” [contarino2011, pag. 20]. |
1905-1907 | Acirelae | “Il castello dei Pennisi di Floristella [Castello Scamacca] … vanta una piccola cappella … che … conserva gli affreschi realizzati da Giuseppe Sciuti dal 1905 al 1907 … Lo stesso Sciuti ci informa della trattativa in una lettera del 5 Agosto 1905, inviata a Gaetano Raciti” [contarino2011, pag. 22]. “vasto affresco della volta della navata centrale della Cattedrale di Acireale, realizzato dallo Sciuti nel triennio. 1905-07.” [donato2011, pag. 71]. “Nel 1907 completa le impegnative decorazioni del Duomo di Acireale” [anonimo2015]. |
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1905 |
-1906 ritratto del figlio Eugenio e della nipote Sofia |
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1905 | Zafferana Etnea | “1905 Dopo cinquantacinque anni di assenza, torna a Zefferana Etnea” [empedocle1989, pag. 187]. Discutibile se Giuseppe sia stato veramente assente da Zafferana per 55 anni. Il Patanè in [patane2011, pag. 87 e seg.] ci mostra come i rapporti di Giuseppe con questa città non siano stati così brutti come la letturatura precedente ci vuol far credere. | |||
1906 |
ritratto della nipote Anna (16enne) |
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23 | 5 | 1907 | 73 | Acireale | “Vedendo per primo l’affresco, il 23 maggio 1907, mons. Gerlando Maria Genuardi, primo vescovo di Acireale ebbe a esclamare. ‘Ora che ho visto un lembo di paradiso, posso morire in pace’. Dodici giorni dopo, il suo cuore cessò di battere.” [contarino2011, pag. 21] |
1910 | 76 | Catania | “Nel 1910 firma una delle versioni de ‘La verità scoperta dal tempo’ al Palazzo Comunale di Catania.” [anonimo2015] | ||
1911 | Palermo | “Nel 1911 viene chiamato a Palermo per affrescare le le volte del sontuoso Palazzo Florio con ‘Il Trionfo di Bacco ‘” [anonimo2015], l’autore non cita alcuna fonte per questa informazione, nè se Giuseppe si sia veramente recato a Palermo. | |||
13 | 3 | 1911 | 77 | Roma | Decesso, nell’abitazione di Via de’ Villini fuori Porta Pia: SCI, Roma, Morti, 1911, Parte 1, Serie 1, n.ro 1443, nell’atto Giuseppe è detto di 77 anni e nato a Zafferna Etnea. “in seguito si stabilisce a Roma dove muore nel 1911” [frazzetto2011, pag. 53-54]. “Chiuse la sua avventura terrena nella Capitale il 13 marzo 1911” [patane2011, pag. 87]. “Muore a Roma il 13 Marzo 1911,nell’abitazione di Via de’ Villini fuori Porta Pia, a 77 anni compiuti.” [anonimo2015]. |
??? | ??? | “Per concludere mi piace rimanere sui cartoni di questa Accademia relativi a S.Venera e il coro delle vergini: … ho ritrovato nelle bimbe che nell’affresco ‘La Rimunerazione’ … mia nonna Bianca e le mie zie Anna Sofia e Letizia e forse anche i nipoti Giuseppe Raffaello e Mario” [sacco2011, pag. 111]. Isabella Sacco (Giuseppe = trisavolo) |
Vedi anche l’Ipotesi su Giuseppe Sciuti e le corrispondenti ricerche.
L’immagine dell’intestazione è una Foto di jairojehuel (https://pixabay.com/it/users/jairojehuel-173776) da Pixabay (https://pixabay.com/it/).
[1] La Sciuti in [sciuti1938, pag. 10, nota 2] cita alcuni testi con note biografiche sull’autore. Tali testi non sono al momento (Gen.2021) reperibili in internet. Comunque, se tali testi contengano più informazioni biografiche di quelle da me reperite non è dato da sapere, ma come dice la stessa Sciuti parlando della lista delle pubblicazioni “troviamo l’accenno breve e spesso non molto preciso” (il corsivo è dell’autrice stessa). La lista è nell’ordine dato dalla stessa Sciuti:
- Galleria Biografica d’Italia, Sciuti prof. Giuseppe, Roma G. Stopiti editore e redattore;
- “Il pittore G. Sciuti” in Italia Artistica, Roma, 21-2-1886;
- A. Durand, “Salon de Rome, G. Sciuti” L’Art en Italie, Roma, 28-2-1886;
- C. Bertini Attili, “Gli studi artistici in Roma. G. Sciuti” in La vita Italiana, Roma, 25-2-1895;
- Rambaldo, “”Sciuti e Bernich” in Corriere delle Puglie, Bari, 8-10-1896;
- Corriere della Sera, Milano, 14-3-1911;
- G. Sciuti, in Il Meridionale, Bari, 28-5-1892;
- A. Stella, Intorno all’opera di G. Sciuti. in Natura ed Arte, Anno IV, 1894-95, 1-2-1895;
- inoltre “… nonché due articoli tradotti dall’inglese e conservati dai parenti, in cui v’è una certa abbondanza di particolari.”. Purtroppo la Sciuti non fornisce alcun dato concreto su questi articoli in inglese rendendone una loro ricerca praticamente impossibile.
[2] Traduzione propria dall’originale in inglese, presente nella Guida Ufficiale della mostra: “Next to the collection just referred to, probably the most striking in the Exhibition is that shown in the Sala Sciuti … In this room, the entire contents of which have been purchased by Col. J. T. North, will be found two remarkable classical paintings of gigantic dimensions, the one being a scene from Herodotus, and the other from Plutarch’s ‘Lives’. These pictures may be said to mark an era in English knowledge of Italian art, in so far as they are the means of introducing to the English art public an Italian artist of remarkable power and originality, who was previously almost, if not entirely, unknown in this country. Signor Sciuti, the artist in question, has never exhibited in England before, and the fact that he has had a room entirely devoted to his own pictures is sufficient evidence of the value which the Executive of the Exhibition and the Hanging Committee, which is composed of men of high artistic knowledge, attach to his work. The two chief pictures in this room are each 30 ft. by 20 ft. They are valued at 4,000 guineas each.” [london1888, pag. 8].