capitaneo

(en: seigneur| de: Lensherr| fr: suzerain| es: señor feudal.

“… chi invece è investito per feudo dal principe, o da qualcun altro che esercita potere, di una pieve, o di parte di una pieve, viene chiamato capitaneo” [andenna1998, pag.258], pieve: “Nome con cui, nel medioevo, si indicavano le circoscrizioni ecclesiastiche minori dell’Italia settentrionale, costituite da un vasto territorio con una chiesa principale dotata di battistero e molte altre chiese succursali e cappelle, corrispondenti alle parrocchie dell’Italia meridionale, che però, in generale, non avevano succursali” [Treccani]; in [tgm] al plurale capitanei: „vassalli maggiori del vescovo.“.
In [Treccani] non è presente capitaneo, ma capitano, del quale significato 5. corrisponde a quello dato sopra: “5. Nel medioevo, qualifica generica (latino capitaneus) di valvassori, particolarmente del Milanese. “, valvassore: “Nel sistema politico e sociale feudale, il vassallo del vassallo del re, cioè del conte. Più tardi i valvassori furono chiamati capitani, e poi conti (e allora il vassallo del re prese il titolo di duca o marchese). Entrarono in questa categoria anche coloro che, senza essere titolari di alcun ufficio, avevano ottenuto sulle proprie terre privilegi di immunità (esenzione dalla giurisdizione del conte): donde il titolo, che pure assunsero, di liberi.” [Treccani]. Attenzione al significato più moderno, post-medioevale, di capitano.
Non classificato in [esco-08].