conciapelle

(en: tanner| de: Lohgerber| fr: tanneur| es: curtidor. Alternativi: conciapelli, conciatore, conciaiuolo, conciajuolo, conciaiolo, conciaio, confettore.

“Chi fa il mestiere di conciare le pelli” [Treccani]; in [j20]: “conciava le pelli degli animali. I cacciatori erano tanti e le pelli di certi animali come la volpe e la lepre erano abbastanza utilizzate. Principalmente si conciavano le pelli delle capre,capretti e bovini.”; in [liste2020] tradotto in inglese con tanner. Conciapelle è presente in [Messina, 1866].
conciatore: “Lavoratore specializzato nella concia di pelli, o anche nella concia, cioè nel trattamento, di prodotti vegetali” [Treccani]; concia: “1.a. Operazione mediante la quale si trasforma la pelle degli animali in cuoio, rendendone impermeabili e imputrescibili le fibre di cui è formato il derma della pelle stessa; si compie attraverso diverse fasi, che comprendono la preparazione della pelle (mediante operazioni di lavatura, depilazione, scarnatura e macerazione, aventi lo scopo di liberare il derma dalle parti non necessarie), la concia propriamente detta (mediante l’impiego di sostanze diverse a seconda del tipo di cuoio o di pelle che si vuole ottenere …, la rifinitura e la lucidatura. … 2. Trattamento cui vengono sottoposte materie e prodotti vegetali (come il tabacco, le olive, l’olio, il vino, ecc.) per renderli atti all’uso o alla conservazione. 3. Trattamento delle sementi di certe piante coltivate per prevenirne le infezioni fungine, sottoponendole all’azione di sostanze anticrittogamiche sia in polvere … sia in soluzioni, e anche mediante trattamenti termici. ” [Treccani]; in [liste2020] tradotto in inglese con tanner. In [fanfani1865, pag. 367], per conciatore (e conciatrice) si dice: “Chi o che concia. Colui che concia le pelli. Colui che concia i panni. Si dice ancora Colui che nella fabbrica dei vetri acconcia la composizione della pasta per modo che il vetro riesca della qualità che si desidera. E nel significato di Addomesticatore, o di Colui che ammaestra gli uccelli di rapina. Conciatore di pietre: scalpellino“.
conciaiolo, conciajuolo: in [fanfani1865, pag. 366], per conciajuolo: “Dicono i Fiorentini a Chi sta nelle Conce delle pelli; e specialmente ai ministri di esse, non a’ lavoranti, che si chiamano Conciatori“; mentre in [Treccani] si legge: “(anticamente conciàio) – Operaio addetto alla concia, di pelli e anche di altre materie (più comunemente conciapelli). Conciaiolo è presente in [Ascoli Piceno, circa 1900].
confettore: Ad oggi (Ott.2020) non ho trovato questo lemma elencato e spiegato in alcun dizionario, se non in [malaspina1873, pag. 122] come sinonimo di confettor. Lo s’incontra in [romani1826, pag. 167] alla voce: “PELACANE, per Conciator di pelli, è voce vernacola Toscana. Nella lingua comune un tal operajo si appella Conciatore (latino Coriarius), e nel dialetto lombardo si chiama Confettore, per cui dicesi anche Confettoria l’Officina in cui si conciano le pelli. Presso di noi il pelacane indica Colui che tosa i cani.”. Lo stesso significato si può dedurre dal discorso del [tela1763], dove il termine compare più volte “… E che a carico del Confettore in oltre esser debba il pagamento delli due Dazj della Confettoria, e del Bollo …” [idem, pag. 8], “… Dunque se il primo è un Dazio della loro arte, e l’altro si deve dal Confettore, e generalmente da chi compra queste pelli …” [idem, pag. 9], “… Come altresì non dovrà dirsi, che se li Confettori comprando le pelli da qualunque Particolare pagano … questi due Dazj, li quali sono proprj di chi le compra, e dell’Arte di Confettore, pagarli debbano anche comprando da Macellari …” [idem, pag. 10]; in [liste2020] il termine è tradotto in inglese con confectioner, considerandolo quindi come sinonimo di confettiere, interpretando erroneamente la radice confetto-. La conferma della giusta interpretazione di confettore come sinonimo di conciatore viene anche dalla traduzione in tedesco data da [kramer1724, pag. 260]: Gerber, Lederbereiniger und zugleich Färber (Pulitore di pelli ed allo stesso tempo coloratore). Per quanto detto, si può quindi considerare confettore come sinonimo di conciapelle.
Pelle e Cuoio: In molti siti si trova la differenza tra cuoio e pelle, che sembra essere caratteristica solo della lingua italiana. La differenza principale è nel tipo di conciatura (cfr. cuoiaio). in [fiorino2020] si legge: “La differenza tra pelle e cuoio consiste nel processo di lavorazione della concia, ovvero il processo a cui sono sottoposte le pelli animali.”, anche in [artimondo2020]: “La differenza tra pelle e cuoio afferisce al processo di lavorazione a cui vengono sottoposte le pelli animali che si chiama concia … “. In [wikipedia] ci sono anche degli esempi: “Dal punto di vista tecnico, la pelle conciata prende il nome di cuoio indipendentemente dai prodotti chimici e dalle ricette utilizzate e dalla sua destinazione d’uso. Nei paesi di lingua inglese infatti si usa soltanto il termine leather, che identifica la pelle (hide o skin a seconda delle dimensioni dell’animale di provenienza) dopo aver subito il processo di concia. In Italia è invece diffuso l’uso di chiamare cuoio soltanto il prodotto per suola, o comunque i prodotti spessi e piuttosto rigidi, conciati al vegetale (“cinture in cuoio”, “poltrone in cuoio”, ecc.), mentre con il termine pelle si indicano tutti gli altri tipi di cuoio (“giacca in pelle”, “borsa in pelle”, ecc.). Il termine cuoio va utilizzato anche per la parte conciata di una pelle con pelo o da pellicceria.”.
Classificato in [esco-08] come conciatore (8155.1.3) o tra i conciatori di pelli e di pellicce (7535).